Disintossicazione emozionale
Impara a lasciar andare le emozioni negative Oramai tutti conoscono il fatto che è possibile purificare il corpo fisico attraverso il cibo che mangiamo. Hai mai pensato che cosa succede invece con il corpo emozionale? Lo sapevi che oltre il corpo fisico abbiamo anche un corpo emozionale che non è visibile e che avvolge il corpo fisico assorbendo ed immagazzinando tutte le emozioni prodotte dai tuoi pensieri? È stato scientificamente dimostrato che la mente umana processa circa novantamila pensieri nell’arco di una giornata. La qualità di quei pensieri è, purtroppo, pessima. Le persone giudicano se stesse, gli altri, pensano al passato rimuginando le situazioni negative e avendo paura del futuro. Le emozioni prodotte da quel tipo di pensiero sono quelle che normalmente chiamiamo “emozioni negative” (paura, rabbia, senso di colpa, tristezza, frustrazione…) Le persone generalmente non si occupano della qualità delle proprie emozioni fino a quando, sfortunatamente, il corpo si fa sentire con i sintomi.E poi, a seconda della scelta personale, si rivolgono a un medico (allopatico, omeopatico, medico naturopata ecc). Va tutto benissimo, tuttavia, se le persone fossero più consapevoli delle proprie emozioni e del loro impatto sulla salute e sulla qualità della vita e se fossero in grado di gestirle in maniera adeguata, potrebbero avere una qualità della vita completamente diversa, salute eccellente, rapporti armoniosi e un senso d appagamento generale. Candace Pert, neuroscienziata che ha ricevuto il premio Nobel per la ricerca sul cervello umano ha dimostrato l’impatto dei pensieri e delle emozioni sulla salute umana. Ha rilevato che se si permette alle emozioni negative di essere presenti più a lungo del necessario il corpo si indebolisce e insorge la malattia. Viceversa, creare consapevolmente gli stati emotivi di gioia, di amore, di compassione, di apprezzamento porta ad un notevole rinforzamento del sistema immunitario. Le emozioni negative non sono solo responsabili nel creare la malattia ma contribuiscono a generare i conflitti nelle relazioni, l’insoddisfazione sul lavoro e una brutta situazione finanziaria. Disintossicazione emozionale in cinque passi In che cosa consiste la disintossicazione emozionale attraverso il programma Ricordati chi Sei? Innanzitutto i partecipanti imparano a che cosa servono le emozioni e in seguito sono in grado di dare un nome ad ogni emozione che provano durante il giorno. Il secondo passo è accettare le emozioni ed il terzo è la capacità di esprimerle correttamente. Il quarto passo è sapere come liberare le emozioni negative, il quinto è generare consapevolmente emozioni buone che contribuiscono al benessere e ad una vita di elevata.qualità. Per informazioni sul programma Ricordati chi Sei (corsi, sessioni individuali e di gruppo) invia una mail a info@ananadezdic.com .
A che punto bisogna uscire dalla relazione di coppia?
Partner è il nostro specchio Molte persone mi hanno contattato nel momento in cui si sono trovate in una crisi di coppia. Con questo articolo ho intenzione di darti consigli concreti da poter identificare se è il momento giusto per uscire da una relazione amorosa se pensi di non amare più il tuo partner. Come conoscersi meglio? Il proposito di ogni relazione (come ho scritto nei miei precedenti articoli) non è solo quello di fondare una famiglia, stare nel’intimità e passare del tempo insieme. Una relazione intima ha uno scopo molto più profondo. Attraverso la persona con cui siamo in relazione abbiamo una grande opportunità di conoscere noi stessi, la nostra natura divina come anche il nostro ego (energia grossolana oscura fatta di condizionamenti ed emozioni con cui la nostra anima non è in accordo). Quando una persona si trova nella prima fase di una relazione e sente la magia di innamoramento, di solito cade nella trappola di pensare che il partner sia responsabile di quella meravigliosa sensazione. Quello che realmente accade è che una persona proietta su un partner l’amore che è l’essenza del suo se autentico. Quando invece sorgono problemi e la relazione entra nella seconda fase, in quel momento si verificano di solito le separazioni ed l divorzi.. Ciò che accade realmente è che i partner proiettano l’uno sull’altro le loro false credenze ed emozioni che sono emerse a seguito di tali credenze. Che cosa succede quando la relazione si interrompe nella seconda fase? Se la persona non comprende la propria responsabilità nella creazione del problema con il partner, nella relazione successiva si troverà la stessa dinamica. Un’altra persona, stessa storia. Perché? Perché la persona non si è assunta la responsabilità dei propri pensieri e delle proprie emozioni che hanno generato la rottura con il partner e non si è data l’opportunità di perdonare autenticamente, cioè di cambiare la visione e la percezione del problema. Nel conflitto si ha una grande opportunità di cambiare la percezione di se, del partner e dell’intera situazione.scegliendo di adottare il punto di vista che il vero se ha sull’intera situazione. La nostra essenza è l’amore Possiamo concludere naturalmente che non bisogna lasciare la relazione quando è in crisi Perché nel momento in cui si verifica una crisi, le persone hanno l’opportunità di prendere coscienza dei loro pensieri giudicanti e delle loro emozioni pesanti. Questo processo porta una grande presa di coscienza che il partner è solo uno specchio in cui si riflettono le parti di se stessi che si sono inconsapevolmente represse o criticate. Solo in quel momento si verifica un’autentica trasformazione e la realizzazione che siamo tutti esseri spirituali fatti di amore. Quando un partner che è stato oggetto di critiche si riesce a guardare di nuovo con gli occhi pieni di amore,ci si rende conto che l’amore è l’essenza di chi guarda e non l’oggetto dell’osservazione. Solo allora si può scegliere di rimanere o andare via. La scelta sembrerà quindi il prossimo passo naturale che condurrà una persona verso nuove esperienze con il partner attuale o un altro e queste nuove esperienze non saranno una ripetizione di vecchi problemi ma un riflesso di sentimenti sublimi dell’ essere autentico e spirituale che è il pilastro di tutti noi..
Madre e figlia, la bellezza di una relazione unica
Il rapporto madre figlio,madre figlia è uno dei più conflittuali. E’ fondamentale comprendere il perché e come risolvere le incomprensioni per raggiungere l’autentico benessere.
Ho contattato la mia anima con un abbraccio
Il momento in cui ho incontrato l’uomo della mia vita 30 maggio 2019 ho festeggiato 13 anni di relazione e 10 anni di matrimonio con Andrea. La bellissima giornata trascorsa insieme mi ha ispirato a condividere con voi un’esperienza meravigliosa che è accaduta il 30 maggio, 13 anni fa. L’eterno in un momento È stato un abbraccio. Non un abbraccio comune ma qualcosa che non avevo mai sperimentato prima. Ciò che era straordinario in quell’abbraccio era la sensazione che il corpo non esistesse più e che le due anime si unissero completamente attraversando le barriere dello spazio e del tempo. In quel momento il tempo si era fermato facendo durare quell’istante un’eternità. Avevo la netta sensazione di essere entrata in contatto con la mia anima attraverso quell’abbraccio. In quel momento mi sono ricordata chi ero, molto bene e con molta chiarezza. Com’era possibile? La risposta che mi sono data è stata molto logica. L’incontro con Andrea è accaduto sei mesi dopo l’inizio della mia profonda trasformazione attraverso il lavoro su di me e in seguito al rilascio di tutti quegli strati e maschere che non mi permettevano di essere in contatto con me stessa. Per la prima volta nella mia vita mi è stato chiaro che potevo relazionarmi con ogni persona e situazione attraverso due aspetti. Abbiamo sempre a disposizione due possibilità: guardare il mondo con gli occhi dell’ anima o attraverso l’ego (insieme di false credenze ed emozioni negative che abbiamo costruito nel corso della nostra vita). Ciò che sperimentiamo come esperienza è diverso come il giorno e la notte. Quando guardiamo il mondo, le persone e le situazioni attraverso la nostra anima le esperienze sono piacevoli, belle, magnifiche. Con ego ci sentiamo male Non possiamo evitare la presenza dell’ego, ma possiamo coscientemente lavorare per riconoscerlo e scegliere la connessione con l’anima come la cosa più importante nella nostra vita. È fondamentale essere consapevoli che la connessione con l’anima mentre siamo nel corpo fisico non può essere sostenuta costantemente, 24 ore senza sosta. Ma può essere più frequente e durevole. La relazione di coppia in modo particolare attiva gli aspetti egoici della persona ed è anche uno degli strumenti più potenti per riconoscerli e trasformarli. La mia relazione con Andrea in questi 13 ani di vita assieme mi ha permesso di riconoscere e conoscere la mia ombra (ego) e di percepire la presenza della mia anima. Ho anche imparato che è possibile essere felici in coppia e ho potuto apprezzare il valore di una relazione duratura basata sui valori autentici come rispetto, fedeltà e crescita.
Come creare la vita dei tuoi sogni
Impara ad allineare i tuoi pensieri e le tue emozioni con la tua verità Le relazioni conflittuali, la mancanza di denaro, i problemi di salute, l’insoddisfazione sul lavoro. Ogni persona è consapevole di non stare bene in almeno una delle aree della sua vita. Come mai è così difficile per così tante persone uscire dai problemi e vivere una vita che desiderano e credono di meritare? Sono anni che ricerco e studio l’essere umano, la sua mente ed il suo animo. Ogni volta che scopro qualcosa che mi fa esclamare “wow” e che riconosco che possa aiutare le persone, lo sperimento prima su di me e se funziona lo applico nel mio lavoro con le persone e lo condivido. Una delle ultime scoperte che ho fatto è legata alla legge di attrazione che molti conoscono. Tuttavia, dopo ore di studio e di ricerche fatte ascoltando il materiale dei massimi esponenti di questa materia (Esther Hicks / Abraham) sono venuta alla conoscenza di una sintesi che descrive in maniera semplice, potente ed efficace i passaggi che portano dal problema alla creazione di quello che si desidera, in tutte le sfere della vita. I cinque passi della creazione In occasione del mio ultimo evento “Perché proprio a me?” ho presentato quello che ho chiamato “I cinque passi della creazione”. Tutte le persone che realizzano i propri desideri li mettono in atto, consapevolmente o non. Ora vediamo quali sono: Il primo passo è vivere un problema. “Perché proprio a me?”, è la domanda che tutti noi ci siamo fatti almeno qualche volta quando ci siamo trovati in una situazione per noi difficile. Uno dei grandi errori che le persone fanno per mancanza di conoscenza è giudicare il problema come qualcosa di negativo, che bisogna per forza eliminare e combattere. Questa è una trappola della quale bisogna rendersi conto. Perché? Perché il giudizio che il problema non debba esistere è quello che fa sì che esso rimanga presente nella vita delle persone più del necessario. Come uscire da questa trappola? Con la conoscenza che il problema esiste semplicemente per far comprendere alla persona quello che lei / lui desidera. Per esempio, i rapporti conflittuali portano le persone a desiderare l’armonia nelle relazioni, problemi di salute fanno nascere il desiderio di avere un corpo sano e vitale, mancanza di denaro fa capire che quello che si desidera è vivere in abbondanza. Come il giorno e la notte: la notte ci fa capire quanto è bella la luce del sole. Tuttavia, quasi nessuno giudica negativamente la notte combattendo la sua esistenza e cercando di eliminarla. Anzi, la notte si prende per quello che è, un opportunità per riposarsi e rigenerarsi. Così bisogna fare anche con la percezione dei problemi. Usarli per comprendere quello che si desidera. Il secondo grande errore che le persone fanno è cercare di risolvere i problemi analizzandoli. Si inizia con la domanda “Perché proprio a me?” e poi parte l’analisi dei dettagli. Prima con se stessi, poi con gli amici, la famiglia, i colleghi, i vicini di casa. Perché è pericoloso analizzare i problemi e perché quello raramente porta a risolverli? Per rispondere a questa domanda userò la citazione di Nikola Tesla, noto inventore, fisico e ingegnere elettrico: “ Se stai cercando di comprendere il segreto della vita, devi cominciare a pensare in termini di energia, vibrazione e frequenza”. La sensazione che si genera quando si pensa al problema vibra ad una frequenza molto più bassa rispetto alla sensazione che porta la sua risoluzione. Questo significa che pensare, parlare e analizzare il problema non porta le persone verso la realizzazione del desiderio che lo stesso problema ha generato. Simile attrae simile. Come si riesce ad uscire dal problema e vivere quello che si desidera? Molto semplicemente, accettando l’esistenza dei problemi come opportunità per comprendere quello che si vuole. Niente di più e niente di meno. 2 Il secondo passo è comprendere che la realizzazione del desoderio che il problema ha portato è già stata creata nel campo energetico chiamato vortice. Appena arriva un problema nella vita delle persone, il suo opposto, il desiderio di vivere una situazione profondamente appagante è stato già creato nel campo energetico più sottile. Per esempio, quando avevo vissuto la crisi con il partner, il mio desiderio di avere una relazione di coppia armoniosa era già stato realizzato nel mio vortice energetico. Tuttavia, mi ci sono voluti due anni per attirare la relazione dei miei sogni. Perché? Perché all’epoca facevo quello che fanno quasi tutti, lamentarmi, accusare altro come fonte del mio malessere, analizzare il comportamento che secondo me era sbagliato dell’altro. Per riuscire a credere che tutto quello che desideriamo è stato già creato nel vortice energetico, è importante credere che noi siamo esseri spirituali e che il nostro vero sé, il nostro spirito, l’anima, l’energia è estensione della forza di amore che ha creato e continua a creare il mondo. Se quello che dice Nikola Tesla è vero, che tutto è energia, allora possiamo comprendere che il nostro vero sé vibra ad una frequenza molto più elevata rispetto alla frequenza dei pensieri e delle emozioni create dall’analisi dei problemi. Questo è anche abbastanza semplice da percepire. Provate a sentire come state pensando ad una cosa che per voi è il problema presente nella vostra vita. Invece ora pensate alla sensazione di innamoramento. C’è una bella differenza, vero? 3 Il terzo passo è allinearvi con la frequenza vibrazionale del vostro vero se. Per vivere la vita dei vostri sogni è fondamentale allineare i pensieri e le emozioni con la verità del sé autentico. Come funziona tutto questo? Immaginate di entrare nella vostra macchina e di voler ascoltare la vostra musica preferita alla vostra radio preferita. Sapete benissimo che la vostra radio preferita emette sulle frequenze 100 per esempio. Nonostante quello voi vi sintonizzate sulla frequenza 50 e quando sentite una musica che non vi piace, invece di cambiare la radio frequenza cominciate ad insultare il produttore dell’auto radio, le band che suonano e
Conosci e accogli il tuo ego
Importanza di ripulire la mente dalle convinzioni e dalle emozioni negative Vi siete mai chiesti, guardandovi allo specchio, se siete abbastanza belli, intelligenti e di successo? Quante volte avete criticato quello che avete visto? Quante volte avete pensato di essere meglio, peggio, più belli, più brutti o meno intelligenti dagli altri? Quelli sono i momenti in cui avete avuto l’opportunità di conoscere il vostro ego. Ci sono tantissime persone che sono molto confuse e non capiscono bene che cosa sia l’ego e a che cosa serve. Per complicare ancora di più le cose si parla sempre più dell’ego e si trovano oramai tanti articoli e video che trattano questo argomento.. Viviamo in un periodo dove siamo letteralmente “spinti” a risvegliarci dal sonno e conoscere chi siamo. Il processo di conoscenza di noi porta ad un periodo di confusione, di ricerche,di resistenze e di paura. Per comprendere chi siamo abbiamo necessità di riconoscere e comprendere quello che non siamo. Quello che non siamo si chiama ego. Nel momento in cui le persone vengono a conoscenza che l’ego è qualcosa da trasformare e non tenere così com’è diventano confuse perchè il più delle volte hanno creduto che l’ego serviva per crearsi un’identità ed avere successo nel lavoro. Le persone erano convinte che avere l’ego fosse qualcosa di postivo e invece ora scoprono che bisogna liberarsene. Il corpo e la mente come veicoli Questo articolo è dedicato a coloro che non sono sicuri se l’ego sia qualcosa di positivo, di negativo, se bisogna accettarlo oppure rifiutarlo. Per comprendere in maniera corretta l’ego bisogna innanzitutto che vi chiediate cosa credete di voi: siete creature eterne, uno spirito, una scintilla di Dio, luce, amore? Se riuscite a percepire voi stessi come un essere spirituale, fatto di energia divina che impara, crescie e si evolve, sarà allora più facile comprendere che cosa sia l’ego. Per spiegarvi la differenza tra l’ego e voi userò l’esempio di una macchina e qualcuno che la guida: per spostarsi da un posto all’altro c’è bisogno di un veicolo. La macchina da sola non potrebbe andare avanti, c’è bisogno di un conducente che sa dove vuole andare e che di conseguenza guidi la macchina nella direzione desiderata. Nella stessa maniera voi, il vostro Se autentico, ha bisogno di un veicolo per spostarsi da un’esperienza all’altra sul Pianeta Terra. Per il vostro Se il veicolo è il copro fisico insieme alla mente. Vedendo voi stessi in quella maniera risuta chiaro che voi non siete ne il corpo ne la mente, così come la macchina non è il suo conducente. Il corpo e la mente vibrano ad una frequenza diversa rispetto il Se che, essendo fatto di energia Divina ha le vibrazioni molto elevate. Energia fatta dai pensieri Che posto ha l’ego all’interno del sistema conducente – macchina / Se – corpo fisico-mente? Quello che io chiamo ego è semplicemente il contenuto della mente fatto da pensieri, dall’energia mentale. Avete bisogno di pensieri per sapere in che direzione portare il vostro corpo fisico sulla base dell’impulso del vostro vero Se. Tuttavia, invece di essere al servizio del vostro vero Se, il contenuto della mente per la maggior parte di voi vi allontana dalla vita che profondamente desiderate. Perchè? Perchè la mente è carica di convinzioni che il vostro vero Se non condivide. Alcune di quellee convinzioni sono: “Non sono degno / a di amore, non valgo, c’è la crisi, sono troppo vecchia / o, gioveane, brutta / o”. Quel tipo di convinzioni generano le emozioni di bassa frequenza e vi allontanano dalle esperienze che desiderate. Ego è il contenuto della mente. Immaginate la vostra mente come una pentola. Se in quella pentola ci mettete il cibo già marcio il pasto che mangerete non vi piacerà. Avete bisogno della pentola per cucinare i piatti deliziosi? Sì! Allora dovete semplicemtne occuparvi di procurarvi gli ingredienti sani e gustosi con i quali andrete a riempire la vostra pentola. Ego è il contenuto marcio con il quale invece vi procurate il mal di pancia avendo il desiderio di mangiare il cibo sano e gustoso. Seguendo questo esempio, quando vi accorgete che il contenuto con il quale avete riempito la mente non va bene e una volta che avete compreso la qualità dei pensieri con i quali avete riempito la mente avete bisogno di ripulirla e riempirla con i pensieri che vi nutrono e che vi permettono di andare in direzione della vita che desiderate. Come scegliere il contenuto della mente? Tante persone una volta scoperto il contenuto della propria mente, il contenuto egoico, vorrebbero subito liberarsene. Entrano in uno stato di riufiuto di quello che scoprono. Vorrebbero buttare sia la pentola che il cibo marcio. Questo succede per la mancanza di conoscenza. Quando le persone imparano che hanno bisogno della mente ma non di quel tipo di contenuto acquisiscono maggire chiarezza su quello che si chiama il lavoro su di se. Tanti hanno confusione circa la definizione dell’ego perchè identificano la mente con il suo contenuto. Secondo quella definizione credono che l’ego serva. Diventa tuttavia difficile comprendere quello che non serve. Bisogna comprendere che la fonte di tutto quello che le persone chiamano “problema” sono le convinzioni e le emozioni generate da quelle convinzioni. Più quelle convinzioni e le emozioni sono lontane dalla verità più si percepiscono come sgradevoli e pesanti. Quello è il chiaro segnale che bisogna traformare i pensieri e allinerli con un sentire di gioia, amore e ispirazione. Solo a quel punto il corpo potrà portarvi verso la vita che avete sempre sognato, desiderato e meritato.
Il perdono porta le più grandi lezioni di vita
Perdonate per ritrovare la pace Dicono che il più grande dono che possiamo fare a noi stessi è il perdono. Tuttavia perdonare è tutt’altro che facile. Così dicono tutti coloro che hanno fatto quest’esperienza aggiungendo anche che il perdono è un atto liberatorio e salutare nello stesso tempo. Nel mio lavoro come life coach uso molto il proceso di perdono e ritengo che sia fondamentale comprendere il suo vero significato. Perdonare vuol dire rilasciare il carico emozionale legato ad un avvenimento e alle persone del passato che si ritiene fossero stati la causa del dolore e della sofferenza della persona. Perdono non signidica giustificare i comportamenti sbagliati e non è neanche legato alle persone e alle situazioni che erano, secondo la valutazione della persona che soffre, la causa del suo malessere. Il perdono ha a che fare esclusivamente con la persona ferita che sarà in grado di liberarsi attraverso il processo di perdono dalle emozioni pesanti. Se il processo di perdono è stato fatto correttamente le persone arrivano ad una grande liberazione e alla consapevolezza che a generare il conflitto non era responsabile solamente l’altra parte ma tutte le persone coinvolte. In quel momento la persona che si sentiva arrabbiata e triste non si pone più neanche la domanda se era giusto o no perdonare tutti. Ci arriva in maniera spontanea e facile. Sarebbe importante almeno essere disposti a perdonare perchè il carico delle emozioni pesanti è molto dannoso per la salute fisica e spirituale. Perchè è importante perdonare e che cosa porta il perdono? Il perdono permette di liberarsi dalle emozioni negative pesanti che sono molto dannose per tutte le sfere della vita (salute fisica, abbondanza finanziaria, rapporti con se stessi, con la famiglia, con i colleghi, con gli amici e espressione creativa sul lavoro). Il perdono è importante perchè permette alla persona di riconettersi con il suo vero, autentico se spirituale e di liberarsi dalla visione ristretta e vittimistica della vita. Tutto questo porta la persona a vivere liberamente e di creare consapevolmente le sue esperienze con gioia e in sintonia con i valori spirituali di amore, pace, gioia, onestà, fiducia e rispetto. Quando si arriva a comprendere il vero significato di perdono, esso diventa il fattore fondamentale perchè porta ad una totale comprensione della vita stessa. Quando le persone riescono ad attraversare il processo di perdono nella maniera corretta, diventano padroni delle proprie emozioni. Un’altra cosa a cui arrivano è la consapevolezza che ogni esperienza che hanno vissuto era lì per insegnare loro una lezione di vita e riescono ad uscire dal circolo vizioso del giudizio. Comprensione profonda che il dolore era lì per portare la persona verso la sua verità ed identità spirituale è uno dei più grandi doni che la persona si concede con il processo di perdono. Come possiamo sapere se abbiamo perdonato veramente? Quando, pensando alle persone e alle situazioni del passato non si sentono più le emozioni negative. Questo è il primo passo. Il secondo passo è quando si ha la chiara percezione che le altre persone non sono responsabili per come ci sentiamo e così la persona si riprende il proprio potere e diventa l’artefice della propria gioia o della propria sofferenza. Il terso passo è avere la chiara percezione che il conflitto era generato da tutte le parti coinvolte e che ognuno ha avuto la responsabilità nel generarlo.
Sofferenza vista da un’altra prospettiva
La riscoperta di se stessi Adoro il Sole. Sempre di più. Il Sole rappresenta la purificazione, l’energia, la Vita stessa. Quando c’è il Sole tutto appare più bello, I colori sono più vividi, le persone sembrano più felici. E tutto quello non è casuale. Senza l’energia solare la Vita sulla Terra non potrebbe esistere. Sole simboleggia anche il contatto con la spiritualità, con il nostro vero Se che è fatto di Amore Incondizionato, di luce pura. Mentre stavo sdraiata sulla spiaggia leggendo il libro di Daniel Lumera “ I sette passi del perdono”, arrivai ad un paragrafo dove si parlava del Sole. Mi colpì la spiegazione legata al Sole perché descriveva esattamente quello che avevo riscontrato nelle mie ricerche sui risultati ottenuti dalle persone che seguo. Il punto di vista del Sole Lavorando con le persone da tanto tempo ho osservato molto attentamente quello che permette loro di uscire definitivamente dai conflitti nella relazione di coppia, con i genitori, i figli, i parenti, i colleghi. Quello che mi ha colpito nel libro di Lumera era il “punto di vista del Sole”. Diversamente dalla prospettiva della Terra, dove esistono il giorno e la notte, la gioia e la sofferenza, la vita e la morte, se si osserva la vita dalla prospettiva del Sole cambia completamente quello che si vede. Il Sole non conosce l’alba ed il tramonto.Si apre la possibilità di osservare le dinamiche dei conflitti da un angolo diverso, neutro. La dualità scompare e gli opposti diventano unità. Se partiamo dal presupposto che l’ombra, l’ego (Energia Grossolana Oscura) sia un contenitore dei pensieri e delle emozioni che chiamiamo negativi e che sono stati generati in seguito ad un’ errata interpretazione della realtà che non si ricordava della nostra essenza spirituale, il nostro vero Se che è fatto di amore incondizionato si può collegare con l’energia del Sole. A questo punto possiamo dire che l’ombra esiste per testimoniare la presenza del Sole. La parte oscura che ogni essere umano possiede e della quale è raramente consapevole, permette attraverso la conoscenza, l’accettazione e trasformazione della stessa il contatto con il proprio vero Se. Come dire, per riuscire a sentire il calore del Sole è necessario attraversare la nube nera. Tutto quello che si osserva dalla prospettiva del Sole sembra luminoso. Quando si lavora per superare i conflitti nelle relazioni interpersonali, è necessario attraversare la nuvola nera dell’ego sentendo la carica emozionale che si è generata nel conflitto, lasciarla andare e solo allora assumere la posizione, il punto di vista del Sole. Da quella prospettiva diventa chiaro che ogni persona coinvolta nel conflitto aveva la propria responsabilità, aldilà del ruolo che avevano assunto, vittima oppure carnefice. Il viaggio verso i rapporti armoniosi La comprensione dell’accaduto e l’assunzione della responsabilità è l’unica strada per uscire definitivamente dai conflitti nelle relazioni interpersonali. Questo è possibile solamente quando si osserva il conflitto dalla prospettiva del Sole dove non si può più tenere l’accusa nei confronti dell’altro come l’unico responsabile per aver generato il conflitto. Il nostro vero Se è in grado di comprendere che coloro che ci hanno ferito hanno agito non per cattiveria ma per ignoranza (mancanza di conoscenza). Invece l’ego, che non conosce la verità spirituale, è in grado di osservare l’accaduto dalla polarità della vittima accusando gli altri oppure come carnefice caricandosi con i sensi di colpa. Conoscere nuovamente se stessi Dalla prospettiva del Sole si ha una visione più piena della Vita. Scompare l’etichetta “buono” e “cattivo”, “positivo” e “negativo”. Si ha la possibilità di guardare alla sofferenza da un’angolazione totalmente diversa. Si possono osservare coloro che soffrono non più come “poverini” ma come le Anime forti che hanno scelto la sofferenza per imparare ed evolvere. Se assumo una totale responsabilità per quello che mi succede sarò in grado di rispettare anche coloro che stanno soffrendo in questo momento perché divento consapevole della loro scelta di quell’esperienza. Il lavoro su di se dovrebbe portare l’individuo a togliersi dall’identificazione dall’Energia Grossolana Oscura (ego) e di comprendere che non è quell’insieme di emozioni e pensieri negativi che si era costruito mentre interpretava gli eventi in una maniera limitante. E’ inevitabile, prima o poi, intraprendere il viaggio verso la riscoperta di se stessi e rendersi conto che si è nient’altro che il Sole che ha vissuto una grande parte della propria vita dietro la nuvola nera pensando che era quella. Dalla prospettiva della nuvola nera non è possibile uscire definitivamente dai conflitti con gli altri ne essere appagati profondamente e vivere in abbondanza di gioia, salute e amore. Cogliete l’occasione che l’estate offre di assorbire tanta energia Solare e ricordatevi che voi siete quella forza, quell’amore e quella gioia. Riflettete anche che sensazioni si svegliano con la luce del Sole e come appaiono gli eventi se si osservano dalla sua prospettiva . E se vi sentite pronti ad intraprendere il lavoro su di voi e imparare come spostare la nuvola nera, vi aspetto con le braccia aperte per aiutarvi a sentire sempre di più il calore del vostro Se autentico. Con amore
Impara a riconoscere e a controllare il tuo ego
Connettiti con il calore e l’amore del tuo se autentico Ultimamente si parla molto dell’ego. Quello che ho notato è che non a tutti è chiaro che cosa esso sia. Questo è il motivo per cui ho scelto di scrivere questo articolo, nel quale la mia intenzione è quello di chiarire bene e spiegare che cos’è l’ego, perché è importante conoscerlo e riconoscere la sua presenza nella propria vita e cosa fare con esso. Che cos’è l’ego? Per comprendere che cos’è l’ego è fondamentale capire che noi esseri umani (ad oggi siamo circa in sette miliardi sul Pianeta Terra) fino a poco tempo fa abbiamo creduto di essere qualcosa che non siamo. Perché il nostro vero se non è l’ego. Quello che confonde la maggior parte delle persone e le manda in confusione quando si parla dell’ego è l’origine della parola che in latino significa “io”. Tuttavia quell’io non è il nostro vero se. Quello che noi siamo, e ripeto che non è l’ego, è fatto di pura energia spirituale. Alcuni lo chiamano “anima”. A me piace chiamarlo “valore”. La cosa più importante è capire che quel valore, quell’anima è “costruita” con il materiale divino, di inestimabile valore, di energia purissima. Lei è l’amore incondizionato. I valori dell’anima sono unione, fratellanza, pace, gioia, fiducia, ispirazione, creatività. Lei è vita, la vita eterna. Quell’anima aveva scelto responsabilmente di arrivare su questo meraviglioso pianeta. Per poter esistere sul Pianeta, l’anima usa il corpo fisico come veicolo e la mente come strumento. Idealmente, la mente dovrebbe eseguire gli ordini dall’anima e muovere il corpo portandolo laddove è necessario che l’anima si trovi per fare la sua esperienza. Linguaggio dell’anima è l’amore Il linguaggio dell’anima è l’amore e lei comunica con la mente attraverso l’intuito. Un esempio concreto: sono sicura che hai sperimentato almeno una volta nella tua vita l’impulso veloce di chiamare una persona oppure di visitare un determinato luogo. Quell’impulso si mostra attraverso una sensazione piacevole e come se ti trascinasse a fare una determinata azione. Se lo assecondi, ti puoi rendere conto che proprio quella persona aveva un’informazione che ti serviva in quel momento e quell’incontro era molto piacevole e arricchente. Se osservi quel meccanismo perfetto di comunicazione tra l’anima e la mente ti renderaì subito conto che poche persone vivono la vita assecondando gli impulsi dell’anima, muovendosi attraverso la vita in maniera fluida, facendo quello che la loro anima ha scelto, con amore e rispetto nei confronti degli altri, esprimendo la propria creatività e vivendo nell’abbondanza, nella fiducia e nell’apertura nei confronti degli altri. La visione distorta della realtà Perché? Il meccanismo perfetto (anima, mente corpo) non fluisce come dovrebbe per l’interferenza dell’ego. L’ego è la mente che è stata per tanto tempo nutrita con i pensieri, le emozioni e le azioni che sono all’opposto dei valori spirituali. L’ego è stato creato interpretando gli eventi della vita in maniera errata. L’ego non sa che la nostra anima, il nostro vero se, è l’amore incondizionato e che ha un valore inestimabile. Esempio concreto: si parla molto del fatto che le persone hanno una bassa autostima. Che cosa significa questo? Vuol dire che non credono di valere abbastanza. Come mai un essere umano che è l’anima, di valore inestimabile, si è creato un opinione di quel tipo su di se? Semplicemente perché ha perso il contatto con il proprio vero se molto presto e ha dimenticato la propria essenza divina che è amore. In più si è creato un opinione su di se e sul mondo che lo circonda che non corrisponde alla verità. Alcuni esempi di queste credenze errate: “Mamma ci tiene di più a mio fratello che a me”. “Ho preso un voto basso, non sono intelligente”. “La vita è una lotta”. ”Bisogna fare attenzione agli sconosciuti”. Ogni convinzione di quel tipo crea quello che chiamiamo le emozioni negative che sono la rabbia, la tristezza, il senso di colpa e la paura. E mentre sta crescendo, l’essere umano continua a nutrire quei pensieri che creano le emozioni negative e così facendo, giorno dopo giorno costruisce il proprio ego, quella falsa identità con la quale si identifica del tutto pensando di essere quello che non è. Il caos nella vita Grazie ad un sistema di credenze che ha completamente sovrastato la verità su di se, le persone hanno attirato nelle proprie vite il vero caos: problemi con la famiglia, con la salute, con il denaro. L’ego è come un’ombra oscura che ha letteralmente soffocato la luce dell’anima, lui è quel muro invisibile che separa le persone tenendole lontane dall’amore e dalla gioia nella vita. L’ego non ti permette di vivere nell’abbondanza, non ti permette di attirare ed avere vicino a te il partner che ti ami e ti rispetti, grazie all’ego non hai una buona salute e hai pochi soldi. Come spostare l’ego ed evitare la sua interferenza negativa La prima cosa da fare è accettare che l’ego è una tua creazione e che la sua funzione è proteggerti. Da che cosa? Ora ti darò l’informazione che ti aiuterà a conoscere l’ego che è la mente carica di condizionamenti sbagliati e di emozioni negative. L’ego, la mente, funziona in modo molto semplice. Per lui va bene tutto quello che provoca sensazioni positive, e non va bene tutto quello che provoca sensazioni spiacevoli. Una delle sue funzioni è proteggere il corpo fisico dal dolore. Quando si tratta del dolore fisico lui fa un ottimo lavoro. Se, per esempio, tocchi il forno bollente e ti bruci, la tua mente creerà la convinzione positiva che il forno caldo brucia. Questo ti porterà ad usare il guanto la prossima volta che vuoi toccarlo e così eviteraì di provare il dolore della bruciatura. Tuttavia, davanti ad un dolore emozionale la mente va in confusione ma cerca di fare lo stesso ragionamento. Per esempio: il bambino piccolo vuole giocare con il papà. Il papà in quel momento deve fare un’altra
Quanto dovrebbe durare il lavoro su di se?
Assunzione di responsabilità e passi verso la realizzazione degli obiettivi personali Spesso le persone mi chiedono: “Quanto tempo mi ci vorrà per risolvere definitivamente i miei problemi? “ La mia risposta è sempre la stessa:“ Dipende da quanto forte è il desiderio e l’intenzione di uscirne fuori e dalla volontà di applicare e utilizzare tutti gli strumenti che fornisco durante il lavoro insieme.” Per quanto riguarda invece il tempo, sono in accordo con Stuart Wilde che è stato uno scrittore e conferenziere britannico, uno dei maggiori esponenti del movimento motivazionale del potenziale umano. Lui riteneva che il rapporto tra terapeuta ed il suo assistito non dovrebbe durare più di un anno. Per il semplice motivo che la persona è assolutamente in grado di assumersi la totale responsabilità nei confronti della propria vita e del proprio cambiamento. Dopo un determinato periodo di tempo trascorso con una guida nel muoversi verso la realizzazione dei propri obiettivi ognuno (escludendo naturalmente i casi in cui ci sono le patologie gravi) è in grado di diventare autonomo. Diversamente si corre il rischio di crearsi la dipendenza pensando che il terapeuta sia responsabile per il proprio cambiamento con il risultato che si rimane per anni legati ad una figura esterna dando a lei tutto il potere della propria realizzazione. E’ di cruciale importanza ricordarsi che ogni individuo è responsabile per il proprio cambiamento e che una guida (life coach, psicoterapeuta o counselor) fornisce semplicemente degli strumenti che ha acquisito grazie alla propria esperienza di vita e grazie agli studi fatti. Ma non per quello è responsabile del cambiamento positivo delle persone. Se entrambi (terapeuta e assistito) si coinvolgono nel gioco::” Io ti ho salvato – tu mi hai salvato” ,sappiate che si è messo in mezzo l’ego e un cambiamento autentico non sia più possibile. Possiamo farcela da soli? Ognuno di noi porta dentro di se tutto il sapere necessario per risolvere i propri problemi. Tuttavia capita spesso che una persona non sia in grado di comprendere la causa del proprio disagio e le / gli mancano gli strumenti per risolverlo. In quei casi è necessario cercare l’aiuto di un life coach o di un terapeuta. Dopo un periodo di tempo (indicativamente un anno) la persona dovrebbe essere in grado di cavarsela da sola. Esperienza diretta può descrivere al meglio quello di cui vi sto parlando. Condivido con voi l’esperienza di Elisa, la mia cliente che ha lavorato intensamente con me per un anno ed ora è finalmente pronta a giocare la partita finale della sua vita, autonomamente e autenticamente. Esperienza della mia cliente che ha cambiato se stessa e la sua vita Quando l’ho conosciuta, Elisa era una donna piena di rabbia nei confronti delle circostanze che le avevano, secondo le sue convinzioni di allora, rovinato la vita. Lavora in banca, e all’epoca non era in grado di guardare il suo direttore negli occhi senza diventare rossa. Aveva diversi problemi di salute che le impedivano di essere concentrata ed efficace sul posto di lavoro e le capitava spesso di essere assente. Chi è diventata invece Elisa? Ecco la sua storia: “E’ passato un anno da quando ho raccontato la mia esperienza, un anno intenso in cui ho imparato a riconoscere e gestire le emozioni come rabbia, risentimento, senso di colpa, paura. Ci sono stati momenti in cui l’ego si è messo di mezzo e ho rallentato il mio cambiamento. Poi, però, mi sono ripresa e ho fatto altri passi avanti. Ho lavorato molto con le affermazioni, ho fatto sedute periodiche con Ana e ho rifatto il corso Ricordati chi se” a febbraio, undici mesi dopo la prima esperienza. Negli ultimi dodici mesi ho lavorato con le affermazioni, ho trovato molte resistenze nello scriverle, ho vinto le resistenze, ho tenuto un diario dei miei progressi e, soprattutto, ho avuto molti risultati positivi: ho riallacciato i rapporti con la mia famiglia, al lavoro si sono accorti del mio cambiamento e si sono complimentati con me, ho ricevuto dei regali dai colleghi. Durante il corso di febbraio ho scoperto altri schemi da modificare e ci ho lavorato su; poco dopo è accaduto un piccolo, importantissimo, miracolo: una persona mi ha fatto perdere le staffe e ho capito che si trattava di uno schema da modificare. Ora riconosco che dietro le emozioni c’è uno schema o una credenza e non mi lascio più sopraffare dagli eventi. Rifletto e capisco che il problema è mio e cerco di capirne l’origine. Poi ci lavoro su. Non è tutto perfetto, ci sono ancora delle giornate difficili ma è proprio questo il divertimento: nuove, seppur vecchie, sfide da affrontare. Ragazzi, la vita è davvero una fantastica avventura. Dopo il mantra adattarsi, improvvisare, raggiungere lo scopo – che indicava più un combattimento con la vita – ora seguo il mantra da ogni esperienza deriva solo il mio massimo bene e tutto è più facile. Perché adattarsi? Non è forse un modo di subire la vita, le situazioni che si presentano e reagire da vittima? Perché invece non capire che siamo responsabili delle nostre scelte e che possiamo cambiare il nostro approccio alla vita? Perché ritenere gli altri il nemico quando il vero nemico siamo noi stessi? Il mondo non è cattivo, la gente non è cattiva siamo noi che li vediamo così perché è più facile incolpare qualcun altro che guardare dentro di noi. Non sono una credente ma mi rifaccio ai Vangeli: «Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello» E se le travi fossero le nostre credenze limitanti, i nostri schemi che non ci permettono di vedere chiaramente? Trasformazione Secondo voi, è in grado Elisa oggi di camminare con le proprie gambe attraverso la vita? La risposta è piuttosto facile. Qualche giorno fa mi è arrivato un messaggio da Elisa: “Oggi abbiamo passato un’intera giornata in riunione. Direttore non ha fatto altro che parlare di me e di quanto io